Incentivi per funzioni tecniche: quali implicazioni per il Presidente del CdA di una società in house?

Nell’ambito della normativa relativa agli incentivi per funzioni tecniche nelle società in house, sono emersi diversi dubbi e interrogativi che richiedono un’approfondita analisi. In questo articolo, esamineremo le recenti considerazioni espresse dall’Autorità in merito a una specifica richiesta di parere, fornendo chiarezza e indicazioni utili per comprendere appieno la questione. La richiesta di parere pervenuta in data 18 dicembre 2023, acquisita al prot. Aut. n. 112826, riguarda l’applicazione della normativa sugli incentivi per funzioni tecniche nelle società in house. Si fa riferimento al Regolamento sulla funzione consultiva del 7 dicembre 2018 e alle relative modifiche apportate con delibera n. 654 del 22 settembre 2021.

Nell’adunanza del 26 marzo 2024, il Consiglio dell’ANAC ha esaminato la richiesta di parere e ha fornito importanti chiarimenti in merito.

Richiesta della società in house

La società in questione, disciplinata dalla l.r. 24/2021, ha chiesto chiarimenti sull’applicabilità dell’incentivo per funzioni tecniche al Presidente del Consiglio di Amministrazione (CdA), considerando le specifiche deleghe e funzioni attribuitegli dallo Statuto societario.

La richiesta di parere verte su diversi quesiti, tra cui la possibilità per il Presidente del CdA di ricevere l’incentivo per le attività svolte in qualità di Responsabile Unico del Procedimento (RUP) e direttore dell’esecuzione delle procedure di acquisto, nonché l’eventuale trattamento economico e la sua inclusione nel calcolo delle somme indicate.

L’Autorità ha chiarito che l’incentivo per funzioni tecniche è strettamente correlato alle attività specificate nell’allegato normativo e può essere destinato al personale dipendente delle stazioni appaltanti. Tuttavia, non è consentito il riconoscimento di tale emolumento al Presidente del CdA o ai componenti degli organi di amministrazione delle società in house.

Infine, l’Autorità ha rimesso alle stazioni appaltanti la valutazione degli atti e dei provvedimenti da adottare in merito alla richiesta di parere, sulla base delle indicazioni fornite.

In conclusione, le recenti indicazioni dell’Autorità forniscono chiarezza sulla normativa degli incentivi per funzioni tecniche nelle società in house, delineando i soggetti destinatari e le modalità di applicazione. Resta ora alle stazioni appaltanti valutare attentamente le disposizioni e adottare le opportune misure in conformità con l’indirizzo fornito.