Esplosione degli appalti in Italia nel 2023: una svolta verso gli affidamenti diretti

Il mercato degli appalti pubblici in Italia continua a segnare una crescita costante e diffusa nel secondo quadrimestre del 2023. Secondo i dati della Banca Dati Anac, forniture, lavori e servizi hanno registrato un incremento rispettivamente del 28,5%, 52,4% e 5,5% rispetto al quadrimestre precedente.

Scenario economico

Secondo il Rapporto sul mercato dei contratti pubblici – II quadrimestre 2023, pubblicato di recente, questa crescita è stata guidata principalmente dagli appalti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Le forniture hanno visto un aumento del +35,4%, i lavori del +44% e i servizi addirittura del +58,6%, rispetto al primo quadrimestre.

L’aumento del valore dei servizi è stato influenzato non solo dall’incremento delle procedure, ma anche da importanti appalti nel settore dei trasporti ferroviari e delle concessioni per la distribuzione e il trasporto di gas naturale, oltre alla gestione di impianti di termovalorizzazione.

Tuttavia, mentre i servizi e le forniture hanno registrato una crescita costante, nel settore dei lavori si è osservata una flessione del -22,6%. Questo calo è stato principalmente causato dalla mancanza di grandi appalti come quelli registrati nel quadrimestre maggio-agosto 2022.

Un’analisi delle procedure di scelta del contraente mostra un aumento significativo delle procedure ristrette (+134,3%) e delle procedure negoziate sia previa sia senza previa pubblicazione del bando (+49,7% e +45%). Al contrario, le procedure aperte hanno registrato una leggera flessione del -7,4%.

Nei settori speciali, gli affidamenti diretti hanno registrato un aumento straordinario del +637,1%, seguiti dalle procedure ristrette con un aumento del +307,9%. Tuttavia, le procedure negoziate previa pubblicazione di gara hanno subito una flessione del -52,2%.

In termini di numerosità, si è osservato un aumento significativo delle procedure senza previa pubblicazione del bando (+120%) e delle procedure ristrette (+69,3%), mentre le procedure negoziate previa pubblicazione del bando sono diminuite del -22,7%. Nei settori speciali, gli affidamenti diretti e le procedure aperte hanno registrato i maggiori aumenti percentuali, rispettivamente del +21,9% e del +14,5%.

L’Italia sta assistendo a un boom degli appalti nel secondo quadrimestre del 2023, con una tendenza verso un maggior utilizzo degli affidamenti diretti. Questo fenomeno rappresenta un’opportunità e una sfida per il settore legale, che dovrà adattarsi a nuove dinamiche e procedure di appalto.