Soccorso istruttorio negli atti di gara: le chiavi della trasparenza secondo il Consiglio di Stato

Il soccorso istruttorio nei procedimenti di gara rappresenta un elemento cruciale per garantire la corretta applicazione dei principi di parità di trattamento e trasparenza. La recente pronuncia del Consiglio di Stato, sez. V, datata 09.01.2024, ribadisce l’importanza di questo strumento, estendendone l’applicazione anche alla domanda di partecipazione e all’offerta tecnica.

Soccorso istruttorio e anomalie telematiche

La giurisprudenza del Consiglio di Stato (Cons. Stato, Sez. VII, 02/05/2022, n. 3418) riconosce la possibilità di soccorso istruttorio anche in presenza di anomalie nel sistema telematico. Questo significa che le imprecisioni che potrebbero insorgere durante la compilazione della domanda di partecipazione possono essere corrette, garantendo così un trattamento equo a tutti i concorrenti.

Soccorso istruttorio sull’offerta tecnica: le regole della Corte di Giustizia dell’Unione Europea

  1. Chiarimenti senza Violare la Par Condicio
    La Corte di Giustizia dell’Unione Europea (Cons. Stato, sez. V, 27703/2020 n. 2146) enuncia chiaramente le regole relative al soccorso istruttorio sull’offerta tecnica. La richiesta di chiarimenti da parte dell’amministrazione a un candidato deve evitare di violare il principio della par condicio. Se l’offerta è considerata imprecisa o non conforme alle specifiche tecniche, è possibile richiedere chiarimenti, ma tale richiesta non deve apparire come un negoziato riservato.
  2. Correzione o completamento dell’offerta
    La richiesta di correzione o completamento dell’offerta su singoli punti è ammissibile solo se l’offerta necessita chiaramente di un chiarimento o se si tratta di correzione di errori materiali manifesti. Questo preserva il principio di parità di trattamento tra i concorrenti, garantendo che le richieste siano limitate a aspetti evidenti e necessari.
  3. Limiti alla richiesta di chiarimenti
    La richiesta di chiarimenti non può sostituire la mancanza di documenti o informazioni essenziali richiesti dai documenti dell’appalto. Tuttavia, l’eccezione è ammessa solo quando tali documenti o informazioni sono indispensabili per il chiarimento dell’offerta o la rettifica di un errore manifesto, senza costituire una nuova offerta.

Principio di trattamento e obbligo di trasparenza

La Corte di Giustizia, nella sentenza del 2 giugno 2016 (C-27/15 Pippo Pizzo), afferma che il principio di trattamento e l’obbligo di trasparenza ostano all’esclusione di un operatore economico in seguito al mancato rispetto di un obbligo non esplicitamente indicato nei documenti della procedura. Questo principio consente all’operatore economico di regolarizzare la propria posizione entro un termine fissato dall’amministrazione aggiudicatrice, colmando eventuali lacune presenti nei documenti.

Carenze documentali e soccorso istruttorio

Le carenze documentali, rilevate dal giudice di primo grado nell’appellante incidentale, non devono essere considerate imprecisioni dell’offerta o difformità rispetto alle prescrizioni del capitolato prestazionale. Esse rappresentano, piuttosto, inesattezze documentali dovute a errori o imprecisioni nella formulazione degli atti di gara.

Alla luce delle regole sopra enunciate, il Consiglio di Stato conferma la possibilità di soccorso istruttorio per recuperare eventuali imprecisioni negli atti di gara. La sentenza di primo grado, che escludeva tale possibilità per mancanze, incompletezze o irregolarità essenziali, merita di essere riformata. Questo sottolinea l’importanza di garantire un’equa partecipazione nei procedimenti di gara, favorendo la trasparenza e la correttezza nelle fasi di valutazione delle offerte.