Il TAR Milano, con la sentenza n.28 del 7 gennaio 2025, ha dichiarato l’illegittimità dell’esclusione di un raggruppamento dalla procedura di affidamento di un servizio da parte della A.T.S. della Città Metropolitana di Milano. La vicenda ruota attorno alla corretta applicazione delle norme contenute nel nuovo Codice dei Contratti Pubblici, che disciplina le modalità di selezione dei fornitori pubblici.
Il caso
La controversia nasce dal ricorso presentato dal raggruppamento Habitat 2.0 – Studio Tecnico Associato, che contesta l’esclusione dalla gara per il rinnovo dell’affidamento del servizio di controllo faunistico dei cinghiali. Secondo il ricorso, l’esclusione sarebbe stata illegittima, poiché in contrasto con la norma che regolamenta le procedure negoziate senza limite al numero di operatori. Il ricorrente ha chiesto l’annullamento del provvedimento di esclusione e dell’aggiudicazione alla controinteressata Powergun s.n.c., giudicata priva di esperienza adeguata.
La normativa invocata
Nel merito, il ricorso si fonda sull’articolo 49 del D.Lgs. n. 36/2023, in particolare sul 5° comma, che esclude l’obbligo di rotazione degli operatori economici nelle procedure negoziate precedute da indagine di mercato senza limite al numero di partecipanti. La sentenza si basa sull’interpretazione della norma, stabilendo che la selezione dovesse essere considerata come una gara competitiva, finalizzata all’esame comparativo delle offerte, come indicato nella delibera di indizione n. 705 dell’8 agosto 2024.
La disposizione dell’ATS
ATS della Città Metropolitana di Milano aveva inizialmente escluso il raggruppamento ricorrente sostenendo l’inadeguatezza dei soggetti raggruppati, che avevano già svolto il servizio appaltato. Tuttavia, il TAR ha rilevato che le memorie di ATS introducevano elementi nuovi non contenuti nella motivazione dell’atto di esclusione, come l’asserita inadeguatezza dei soggetti raggruppati. Il tribunale ha respinto anche l’interpretazione di ATS, che qualificava l’appalto come affidamento diretto, invece di una procedura negoziata con gara competitiva.
Riflessioni sulla procedura di affidamento
Questa sentenza evidenzia l’importanza di un’applicazione corretta delle normative previste dal nuovo Codice dei Contratti Pubblici. In particolare, la decisione del TAR sottolinea la necessità di garantire trasparenza e correttezza nelle procedure di gara, in modo da permettere un’effettiva valutazione delle offerte da parte degli operatori economici. La competizione tra i partecipanti deve essere assicurata, e le esclusioni devono essere giustificate in base a motivazioni concrete e conformi alla legge.
Conclusioni
In sintesi, la sentenza TAR Milano, 07.01.2025 n. 28, rappresenta un importante passo verso il rafforzamento della legalità nelle procedure di gara pubbliche. L’annullamento dell’esclusione e l’ordine di riesame comparativo delle offerte sono un chiaro segno della volontà del tribunale di garantire il rispetto delle norme e delle procedure corrette. Le amministrazioni pubbliche dovranno prestare maggiore attenzione alla corretta applicazione delle normative, per evitare il rischio di annullamenti da parte dei tribunali amministrativi.