Il TAR di Trieste, con la sentenza n. 295 del 27 settembre 2024, ha affrontato un caso emblematico legato alla presentazione di un’offerta economica ambigua in un bando di gara. Il caso sottolinea l’importanza della coerenza nelle offerte economiche, in particolar modo alla luce del nuovo Codice degli Appalti.
L’aggiudicataria aveva presentato una doppia indicazione economica, una nel “modello informatico” e una nel “modulo della busta C”, con una differenza significativa di € 288.016,09. Tale discrasia ha portato all’attivazione del soccorso istruttorio da parte della stazione appaltante. Tuttavia, l’ambiguità non è stata sanabile, portando all’esclusione della candidata dalla procedura di gara.
La discrepanza tra i documenti presentati
Sebbene il disciplinare di gara non fosse formulato in maniera lineare, la sentenza ha evidenziato una chiara discrepanza tra le due offerte economiche presentate dalla candidata. La differenza non era limitata a un semplice errore materiale, ma ha comportato una doppia offerta economica, con conseguente ambiguità insanabile.
L’offerta economica, per sua natura, deve essere univoca e precisa, senza lasciare spazio a interpretazioni. In questo caso, l’errore avrebbe potuto annidarsi sia nel modello informatico sia nel modulo cartaceo della busta C, senza che fosse immediatamente evidente quale delle due indicazioni fosse quella corretta.
Il soccorso istruttorio e la mancata risoluzione
La stazione appaltante, rilevata l’ambiguità dell’offerta, ha attivato il soccorso istruttorio, richiedendo chiarimenti alla candidata. Tuttavia, nonostante il tentativo di sanare la situazione, il TAR ha stabilito che l’errore non era immediatamente risolvibile.
Secondo quanto sostenuto dalla controinteressata, l’ambiguità sarebbe stata facilmente individuabile e risolvibile. Tuttavia, il TAR ha precisato che la Commissione giudicatrice, nel rilevare l’incoerenza tra i documenti, non è stata in grado di autonomamente risolvere il problema. Ha quindi ritenuto necessario il soccorso istruttorio, con la precisazione che non poteva procedere alla valutazione dell’offerta senza un chiarimento ulteriore.
Il ruolo del nuovo Codice degli Appalti
Il nuovo Codice degli Appalti pone particolare attenzione alla chiarezza e alla trasparenza delle procedure di gara, nonché all’integrità delle offerte economiche. Nel caso in esame, il TAR ha sottolineato come l’ambiguità presente nei documenti economici sia stata determinante per l’esclusione. La nuova normativa richiede che le offerte siano complete, precise e conformi ai requisiti previsti, senza margini di errore o incertezze.
La sentenza del TAR Trieste evidenzia l’importanza del rispetto rigoroso delle regole previste dal Codice, soprattutto in materia di offerte economiche. L’obbligo di trasparenza e chiarezza nelle gare d’appalto è essenziale per garantire una competizione equa e per evitare interpretazioni ambigue o errori che possano inficiare la procedura.
Le conseguenze per la candidata e le implicazioni future
La candidata esclusa ha sostenuto che l’errore fosse un semplice disguido materiale, facilmente sanabile. Tuttavia, la Commissione, rilevata l’ambiguità, non ha potuto autonomamente risolvere il problema. L’attivazione del soccorso istruttorio ha confermato che l’offerta presentava elementi di incertezza non superabili. La doppia offerta economica ha reso l’intera proposta contrattuale invalida, portando all’esclusione della candidata dalla gara.
Questa decisione del TAR di Trieste rappresenta un precedente significativo per il futuro. Le imprese dovranno prestare estrema attenzione nella presentazione delle offerte economiche, soprattutto alla luce delle disposizioni del nuovo Codice degli Appalti. Gli errori, anche se apparentemente banali, possono avere conseguenze gravi, come l’esclusione dalla gara.
La sentenza del TAR Trieste, n. 295 del 27 settembre 2024, è un esempio importante di come una mancata chiarezza nell’offerta economica possa determinare l’esclusione da una gara d’appalto. Il nuovo Codice degli Appalti richiede trasparenza e precisione nelle procedure di gara, e questo caso conferma l’importanza di rispettare tali requisiti.
L’ambiguità dell’offerta non è stata sanabile nemmeno con il soccorso istruttorio, e questo ha portato alla decisione del TAR di escludere la candidata. Il rispetto delle regole e la chiarezza nella presentazione delle offerte rimangono elementi fondamentali per partecipare con successo alle gare d’appalto.