Con una recente delibera, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha esteso l’utilizzo della Piattaforma Contratti Pubblici (PCP) anche per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro fino al 30 settembre 2024. Questa mossa segue l’entrata in vigore, il 1 gennaio 2024, della disciplina sulla digitalizzazione dei contratti pubblici, imponendo l’utilizzo di piattaforme di approvvigionamento digitale certificate per garantire pubblicità legale e trasparenza negli atti di gara.
Il Presidente di ANAC, Giuseppe Busía, sottolinea l’importanza di questo cambiamento nella contrattualistica pubblica, prevedendo notevoli benefici in semplificazione, razionalizzazione e velocizzazione delle procedure, riducendo costi e tempi.
“Le nuove previsioni rappresentano una rivoluzione nel mondo della contrattualistica pubblica che, superata l’iniziale fase di necessario adeguamento, apporterà notevoli benefici in termini di semplificazione, razionalizzazione e velocizzazione delle procedure, con evidente e apprezzabile risparmio di costi e tempi”. (Giuseppe Buisa)
L’interfaccia web PCP provvisoria: una soluzione temporanea
L’ANAC, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha introdotto un’interfaccia web provvisoria per gli affidamenti diretti sotto i 5.000 euro. Questo strumento, pensato come supporto alle amministrazioni, offre una modalità suppletiva nel caso in cui l’uso delle Piattaforme di Approvvigionamento Digitale (PAD) risulti impossibile o problematico, durante il primo periodo di operatività della digitalizzazione.
Tuttavia, l’Autorità sottolinea che, nonostante l’uso dell’interfaccia web, la stazione appaltante è responsabile della tempestiva trasmissione delle informazioni alla Banca Dati ANAC tramite la compilazione della scheda AD5. Ciò assicura l’adempimento delle funzioni assegnate, inclusi gli obblighi di trasparenza.
Scadenze e obblighi futuri
Per gli affidamenti di importo pari o superiore a 5.000 euro, l’obbligo di svolgere le procedure tramite piattaforme digitali resta invariato. Tuttavia, a partire dal 1 ottobre 2024, anche per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro, sarà obbligatorio il ricorso alle piattaforme certificate.
In vista di questi cambiamenti normativi, tutti i soggetti interessati dovranno compiere le attività necessarie per assicurare la corretta operatività dell’ecosistema di approvvigionamento digitale. Questa transizione mira a garantire un passaggio fluido verso l’amministrazione digitale, promuovendo maggiore efficienza e trasparenza nelle procedure di appalto pubblico.